lunedì 11 gennaio 2010

SULPHUR - Thorns In Existence



Informazioni
Gruppo: Sulphur
Anno: 2009
Etichetta: Dark Essence
Autore: Mourning

Tracklist:
1. Revelation
2. True Father Of Lies
3. The Purifying Flame
4. Hunting Sickening Seas
5. Luna Noctiluca
6. Into Nothingness
7. Invented Visions Of Eternal Salvation
8. Ravner Beiter I banesår
9. Throne Of Illusion
10. A Crimson Line

DURATA: 44:42


La Norvegia in ambito estremo ha per fortuna ancora da dire, a distanza di due anni dal debut "Cursed Madness" ecco tornare sulla scena la brillante black/death band dei Sulphur più in forma e devastante che mai.
Il nuovo lavoro "Thorns In Existence" riprende la scia del predecessore miscelando i due generi in maniera personale con inserti che vanno da ritmiche thrash, a veri e propri innesti avanguardistici come archi e campionamenti, passando per le più usuali vie d'accompagnamento come synth e piano.
La formazione ormai rodata ha trovato i giusti equilibri, tocca quindi premere play e lanciarsi nell'ascolto.
"Revelation" è un brano intro dove il pianoforte e una voce modificata tramite effetti lasceranno spazio a una melodia ossessiva che tenderà la mano alla successiva reale apertura delle danze "True Father Of Lies".
Blast preciso, ritmiche thrasheggianti, chitarre fra slide e palmutato fanno intendere che i ragazzi hanno le idee ben chiare su come si costruisca un pezzo con le palle.
"The Puryfing Flame" è scontrosa, arcigna, brutalmente incattivita, dopo un lavoro di stop and go nel riff e una divagazione ampia condita da un bel solo, si lancia come in picchiata sulla preda sotterrandola.
Strana l'accoppiata "Hunting Sickening Seas", "Luna Noctiluca" episodi decisamente più atmosferici dove fra parti acustiche, chorus e sensazioni di tristezza/malinconia ci si trova catapultati in un mood decisamente alternativo al cospetto di quanto ascoltato precedentemente seppur abbiano insiti fraseggi decisamente possenti.
Evocativa e battagliera "Into Nothingness" si conficca come uno stiletto nelle orecchie, ricordando con le aperture a voce possente gli Arcturus di Garm, si conclude con una meravigliosa cavalcata che darà il là a "Invented Visions Of Eternal Salvation" ipnotica, con il supporto dell'elettronica campionata a fornire un tocco di estro malsano.
"Ravner Of Illusion" è forse quella che per certi versi si potrebbe sposare meglio con gli stilemi classici del genere anche se una vena fortemente progressiva la influenza nel suo finale dove il synth (e poi gli archi) diverranno orpelli necessari per la sua bellezza, totalmente diverso il discorso per "Throne Of Illusion" ostentata e folle composizione che passa dal cantilenante esasperato ad attimi di bizzaria a folli e veloci tirate seccamente decise, il tutto condito da una ricerca melodica sempre ben presente.
Chiude il lotto "A Crimson Line" altro pezzo da non sottovalutare per piglio e svolgimento, tecnica al servizio di chi la usa mai fine a se stessa questo sembra essere uno dei motti della formazione.
Le prestazioni dei singoli sono nettamente al di sopra della media, se citare le asce Øyvind Madsen/Eivind Huse per un riffworking con degli apici spettacolari è quanto meno doveroso, sono ancor più da evidenziare le prove di Thomas Skinlo Høyven dietro il microfono, capace di mutare il suo corso vocale in maniera camaleontica e di Erik (Vrolok ex di Aeternus e Gorgoroth) l'uomo che percuote la batteria agevolando la dinamicità e la scorrevolezza dei brani con precisione e scelte ben calibrate, accompagnato dal supporto logistico più che apprezzabile di Vegard Hovland presente e sincronizzato alla perfezione col compagno di reparto.
Øyvind Madsen si prende pure la responsabilità/paternità dei vari inserti synth, programming che nell'opera ascolterete riuscendo nell'intento di non essere invasivo ma ponendosi a livello della musica creata supportandola e arricchendola.
I Sulphur hanno realizzato un signor album, "Thorns In Existence" sarà sicuramente apprezzato sia da chi ama l'avanguardismo sonoro made in Norway (Arcturus, Virus) sia da chi cerca una prova decisamente ben suonata ma dedita alla cattiveria insita nel black/death, vale l'acquisto.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute