domenica 24 gennaio 2010

VISION DIVINE - Stream Of Consciousness


Informazioni
Gruppo: Vision Divine
Anno: 2004
Etichetta: Scarlet Records
Autore: M1

Tracklist
1. Chapter I: Stream Of Unconsciousness
2. Chapter II: Secret Of Life
3. Chapter III: Colours Of My World
4. Chapter IV: In The Light
5. Chapter V: The Fallen Feather
6. Chapter VI: La Vita Fugge
7. Chapter VII: Versions Of The Same
8. Chapter VIII: Through The Eyes Of God
9. Chapter IX: Shades
10. Chapter X: We Are, We Are Not
11. Chapter XI: Fool's Garden
12. Chapter XII: The Fall Of Reason
13. Chapter XIII: Out Of The Maze
14. Chapter XIV: Identities...

DURATA: 61:40

Bazzicando il mondo della critica musicale è possibile imbattersi spesso in luoghi comuni del tipo: "il terzo album di un gruppo è sempre un punto di svolta (in positivo e in negativo)". Bene, parlando dei Vision Divine e di "Stream Of Consciousness" in particolare questa frase fatta trova finalmente riscontro! Uscito nel 2004 per Scarlet Records il disco in questione rappresenta infatti il trampolino di lancio per la power metal band tricolore sia a livello qualitativo che di successo "commerciale".
Il merito di questo va attribuito al terzetto composto dal chitarrista nonchè leader Olaf Thorsen (ex Labyrinth), dal talentuoso tastierista Oleg Smirnoff (al lavoro anche coi Death SS) e dalla sorpresa Michele Luppi, voce praticamente sconosciuta in campo metal prima di questo exploit. Il gruppo propone un power metal dalla preponderante vena melodica utilizzata per enfatizzare il lato emozionale della proposta in parallelo agli eventi narrati nel concept, ogni singola traccia infatti è unita alla successiva e altro non è che un singolo capitolo della storia. I pezzi sono sempre dinamici grazie alla presenza di una certa vena prog ma sono al tempo stesso assimilabili facilmente, anche quando la durata diviene corposa come accade in "Colours Of My World", per merito di linee vocali coinvolgenti e arrangiamenti messi al servizio della forma canzone e mai al mero esercizio di stile. Fra tutti spiccano sicuramente "The Secret Of Life" e "La Vita Fugge", impreziosito dalla presenza nel testo del celebre sonetto CCLXXII di Francesco Petrarca.
Michele Luppi si destreggia perfettamente sulle tonalità più acute senza voler strafare ma tocca il proprio apice nei momenti più "caldi" ed emozionanti, di stampo hard rock, riuscendo a reggere alla grande la scena anche in proprio come testimonia la prima parte di "Identities" strutturata sottoforma di ballata pianoforte più voce. In un contesto del genere non mancano poi momenti più tradizionalmente power, fatti di doppia cassa lanciatissima, intrecci e "duelli" fra chitarra e tastiera sino a richiami palesi al neoclassico ("Shades"). Oleg Smirnoff però non si limita al citazionismo verso Stratovarius e simili, tanto è vero che sono frequenti le incursioni di sonorità elettroniche talvolta solo abbozzate, altre pienamente espresse ("The Fall Or Reason"). L'ora in compagnia dei Vision Divine scorre dunque senza nemmeno rendersene conto, rapiti dalle vicende del protagonista della storia e dalla splendida musica offerta dal gruppo.
"Stream Of Consciousness" è stato quindi un colpaccio per Olaf Thorsen e soci che li ha proiettati fra i grandi nomi del panorama power/prog, sino a permettere il rientro in formazione di Fabio Lione per la registrazione nel 2009 di "9 Degrees West To The Moon", possedendo tutti i crismi per piacere ad una vasta gamma di ascoltatori, compreso il sottoscritto.

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