lunedì 22 febbraio 2010

PORTALL - Code Black

Informazioni
Gruppo: Portall
Anno: 2009
Etichetta: Under Her Black Wings
Autore: Mourning

Tracklist:
1. Left For Dead
2. Code Black
3. Silenced
4. Im Memoriam
5. Mind On Fire
6. Where Vultures Feast
7. I Prevail
8. Act Of Killing
9. Tongue Of The Snake
10. The Premier Plague

DURATA: 42:54



I Portall sono una band olandese che nel duemilaquattro, dopo aver vinto una Metal-battle (competizione per formazioni emergenti), ebbe la possibilità di veder prodotto il primo ep "In The Absence Of Light".
Questa vittoria e l'esperienza susseguente live che li portò a condividere il palco con act importanti quali Sinister, Vomitory e Legion Of The Damned fa avere loro la possibilità di firmare un accordo con la Under Her Black Wings (sublabel della Freebird Records) per l'uscita del debut album "Code Black".
I tempi e i ragazzi sono ormai maturi per dar vita alla creatura full, il risultato che ne vien fuori è un disco carico di groove, compatto, moderno e nel complesso ben assemblato.
Il sound per molti punti prende dai Machine Head prima era ("Burn My Eyes"/"The More Things Change...") intrisi della vena Vader più thrashosa, per quanto sia molto facile da ascoltare e assimilare, i brani hanno un appeal spiccato che permette loro di risaltare.
Episodi come la titletrack "Code Black" o "In Memoriam" con aperture furiose e dotate di una carica groovy massiccia, "Mind On Fire" possedente un gran riffing e pattern di batteria centrati e ficcanti o una "Where Vultures Feast" con il suo piglio catchy che trascina all'impazzata conquistano l'ascoltatore.
La prova dei singoli in toto è più che sufficiente, si trovano a loro agio nei momenti in cui la musica diventa più spessa e monolitica creando un giusto equilibrio con quelli dove l'attenzione si sposta su fraseggi melodici, non male infine gli assoli ben eseguiti e mai ostentati.
L'album non ha cali vistosi, si regge bene dall'inizio alla fine e viene voglia di rimandare on air alcuni pezzi: è un segnale positivo.
"Code Black" non sarà un capolavoro ma ci fa un grosso piacere regalando un bel po' di buona musica agli amanti del thrash, la proposta potrebbe essere ostica per i più conservatori, una possibilità datela prima di uscirvene con la solita storia del non suonano "Old School".

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