lunedì 7 giugno 2010

UNLUCKY BURIED - Blast From The Underground


Informazioni
Gruppo: Unlucky Buried
Anno: 2009
Etichetta: More Hate Productions
Autore: Mourning

Tracklist
1. My First God
2. Burn And Destroy
3. Burn Out My Eyes
4. No!
5. Inexplicable Need To Kill
6. No Fate
7. Sothis (Vader Cover)

DURATA: 33:52

La band bielorussa degli Unlucky Buried c'ha messo un po' a carburare, formatasi nel 2002 e dopo aver prodotto un demo "Ty U Nas Takaya Odna… Smert\'" nel 2004 si è dovuto attendere un altro lustro prima che un'opera più sostanziosa venisse messa a disposizione.
Nel 2009 viene rilasciato "Blast From Underground", platter dal gusto horririfico, riportato in note con discreta tecnica, brevi divagazioni tendenti al grindcore e assaggi melodici sparsi per rendere più ampia e varia la proposta.
I pezzi sono abbastanza omogenei anche se fraseggi inaspettati come le chitarre clean in "Burn In DestroY" o la ridondanza esasperata di "No!" possono spiazzare l'ascoltatore.
Le composizioni in genere si avvalgono sia di tempi classicamente andanti sia di blastato a manetta che intenso percuote le pelli mentre le sei corde fra riff crunchy e sferragliate dissestano, traendo ispirazione dall'estremo made in Poland rimembrando in più casi Vader, Decapitated ma non rinunciando a brevi ma incisive capatine oltreoceaniche.
Per quanto l'album nel complesso offra una performance positiva e la formazione riesca in più riprese a dimostrare di mettere del proprio, un lavoro che offre trentatré minuti di musica non può essere frammentato notevolmente con sampler di film o altro soprattutto se alcuni si pongono in maniera ingombrante, il rischio è quello di spezzare il feeling con l'ascolto facendone scemare l'interesse.
Posta a fine disco vi è la cover di "Sothis" dei già nominati Vader di "De Profundis" interpretata a dovere e c'è da riconoscere che gli Unlucky Buried con questo tipo di sound si trovano a proprio agio, ascoltatate "No Fate", sembra essere l'antipasto pre- portata vaderiana.
E' un primo passo positivo quello compiuto dai ragazzi, abbastanza curato sotto tutti gli aspetti, la solistica è più che apprezzabile e il cantato regge bene botta grazie a una discreta capacità nel giostrare i cambi di tonalità e impostazione vocale.
Se il supporto audio da solo non bastasse è stata inserita pure la traccia video della scapocciante "Inexplicable Need To Kill" così da poter vederli in azione on stage.
Se amate il death e la vostra preferenza tende a quello di matrice est europea un ascolto a "Blast From The Underground" datelo tranquillamente, gli ingredienti giusti per farsi apprezzare dai sostenitori dello stile non mancano.

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