lunedì 21 marzo 2011

DESIRE OF PAIN - Fragments Of A Crystalized Absence


Informazioni
Gruppo: Desire Of Pain
Anno: 2010
Etichetta: Australis Records
Contatti: www.myspace.com/desireofpainmetal
Autore: Mourning

Tracklist
1. Whisper Of Death
2. Confession / Regret
3. Mount Of Perdition
4. Destroy The Madness
5. Empty Words
6. The Moon Is Stained In Blood
7. Fixing In Silence
8. In Your Arms

DURATA: 54:31

La scena del death melodico è ormai non satura di più, conta migliaia di cloni dall'attitudine di cartone, schifezze che uniscono al Gothenburg sound sferzate core da quindicenni e gente che suona heavy/power con la voce lievemente alterata e ogni tanto inserisce una ritmica lievemente martellante facendolo passare come tale, siamo alla frutta.
Il panorama progressivo di cui gli Opeth sono i maggiori ispiratori nell'ultima decade sta poi vivendo un'impennata costante nel numero di produzioni rilasciate, il livello non è neanche male ma si sa che esagerando si finisce sempre per rompere le scatole, il troppo stroppia.
I cileni Desire Of Pain, attivi dalla seconda metà del decennio conclusosi da poco, hanno debuttato con "Fragments Of A Crystalized Absence", disco che neanche a farlo apposta attinge massicciamente dal suono svedese, la formazione di Akerfeldt è solo uno dei riferimenti papabili, troverete all'interno pure rimandi a certi In Flames anche se per fortuna pur presentandosi con partiture in voce pulita e chitarra acustica esulano dal celebrare i tonfi abissali proposti dalle recenti release di Friden e soci che definire orride è da buonista.
Formalmente è un quartetto tecnicamente molto ben assemblato quello dei Desire Of Pain, in particolare la sezione ritmica ha in Alvaro Poblete dietro le pelli un motore di quelli veramente validi, il batterista è uno di quegli elementi che fa la differenza variando e calibrando lo svolgere dei pattern a seconda della combinazione umorale da sviluppare.
L'assetto dei pezzi, come è ormai solito fare chi predica il verbo del progressivo nell'area melodica di una certa branca filo-death metal, si nutre di discrete accelerazioni e cambi di tempo alternati con frangenti rilassati e dediti all'intimismo sonoro nei quali è facile riscontrare la presenza di suoni più catchy e dall'alta fruibilità.
"Whisper Of Death" (di cui è stato girato anche un video) e la conclusiva "In Your Arms" che vede la presenza dei guest Juan Escobar (Mar De Grises) e Alicia Lichi Plaza (Burning Tears) rappresentano nella maniera più adatta questa dicotomia d'intenti, due facce della stessa medaglia che si confrontano inserite a capo e coda del platter.
Ci sono momenti in cui l'animo scandinavo si esprime con irruenza vedasi "Mount Of Perdition", attimi che virano forse sin troppo sul melenso con una "Empty Words" esageratamente "easy-listening" che hanno il loro contraltare nell'esecuzione di una pesante e per alcuni versi Meshuaggah oriented "Fixing In Silence", mostrano di voler provare a tenere alta l'attenzione anche se proprio una delle cose che dovrebbe attirare l'ascoltatore, i refrain in voce pulita, risulta alle volte poco incisiva per delle linee non particolarmente accattivanti e un'esecuzione che andrebbe rivista e migliorata in quanto a intonazione.
In fase di produzione, dato che in generale il suono non è male, sarebbe però un bene non far divenire così prorompente l'impatto della batteria che rischia di schiacciare il complesso.
I Desire Of Pain sono giovani, i margini di miglioramento in prospettiva fanno pendere la bilancia verso il segno positivo, ripartendo quindi da quanto di buono espresso in "Fragments Of A Crystalized Absence" cercando però di distaccarsi dalle band madre dello stile e curare maggiormente i dettagli, se terranno fede a quanto dimostrato sinora il secondo album potrebbe già regalare soddisfazioni ancor più concrete.

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