lunedì 13 giugno 2011

THE DAWN BAND - Age Of Sentimentality

Informazioni
Gruppo: The Dawn Band
Anno: 2011
Etichetta: Elektrohasch
Contatti: www.myspace.com/dawnband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Love Is A Burglar
2. City Lights (Shine On)
3. Lost Soul At The Night Club
4. Surfing The Big Wave
Pt.I Bursting At The Seams
Pt.II Out Into The Water
Pt.III The Struggle (With The Wind Against Your Face And Salt In The Eye)
5. Boat Across The Ocean (Feat. Annick Michel)
6. Siam
7. Kussnacht
8. Amour's Ark
9. Lowey Dancing (Around The Midnight Bar)
10. Love Is A Burglar (Reprise)

DURATA: 47:37

Quando il rock psichedelico si unisce all'attitudine post cosa vien fuori? La The Dawn Band, il progetto del duo tedesco composto da Daniel Zerndl (chitarra, batteria, voce e synth) e Martin Treppesch (chitarra, basso e synth) è ciò che non ti aspetti di ritrovare in un roster come quello della Elektrohasch, non perché la formazione suoni male o sia poco affine alle proposte classiche prodotte dalla label, più che altro la perplessità è legata a uno stile che risulta sì coinvolgente ma a scaglioni.
E' infatti evidente che l'ibrido "Age Of Sentimentality" abbia in sè una forte componente alt/post rock che lo rende particolarmente orecchiabile e capace di strizzare l'occhio al mainstream, d'altro canto è innegabile non riconoscere ai brani in tracklist le qualità sognanti, acustiche e in alcuni frangenti ridondanti che tanto sono care a chi segue l'etichetta teutonica.
La scaletta offre parecchi spunti interessanti a partire dall'utilizzo dell'organo hammond per abbellire le tracce, orpello che riscontrerete sia nell'opener "Love Is A Burglar" che in "Boat Across The Ocean" peraltro adornata dalla guest dietro il microfono di Annick Michel.
L'atmosfera grigiastra, melancolica e dolciastra che pervade il platter incanala il corso emotivo in direzione di una piacevole passeggiata in zona di mare della durata di tre quarti d'ora circa, momenti concitati e spumeggianti caratterizzano una "Lost Soul At The Night Club" anticipante una "Surfing The Big Wave" divisa per sensazioni e coinvolgimento tematico in tre movimenti contigui in cui è presente la preziosa intersezione solistica di Haris Turkanovic ("Pt.III").
Dopo il quinto episodio peraltro già citato, "Boat Across The Ocean", l'album scivola via senza troppi problemi e purtroppo anche privo di sobbalzi particolari, una colonna sonora che fa benissimo all'orecchio conducendolo gradevolmente sulla riva prima di tornare a casa ma che, dopo un paio di passaggi nello stereo perde in parte il proprio appeal pur rimanendo comunque apprezzabile e adeguata a svolgere il compito d'assistente ogni volta che la si chiami in causa.
I The Dawn Band hanno in dotazione armi e qualità di pregio, il problema sta nel non aver ancora trovato una quadratura del cerchio che porti una continuità d'intento, gli alti e bassi di "Age Of Sentimentality" ne sono la dimostrazione.
Un debutto che va ascoltato e preso per ciò che è, un dischetto niente male che ci farà guardare con interesse alle mosse future messe in atto dalla band, vedremo.

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