lunedì 4 luglio 2011

CLITEATER - The Great Southern Clitkill


Informazioni
Gruppo: Cliteater
Anno: 2010
Etichetta: War Anthem Records
Contatti: www.myspace.com/cliteater
Autore: ticino1

Tracklist
1. Now I Lay Me Down To Cheat
2. Crime Scene Cleaner
3. Daryl Rhea
4. F.F. (Fuckin' Faggot)
5. I Hypochondriac
6. The Great Southern Clitkill
7. Cellar Dweller
8. La Bestia
9. Fred Shipman (A Sick Man)
10. Saturday Night Beaver
11. Gruntlichkeit
12. Glory Hole
13. In-Diana Jones
14. Family Ties
15. Positive Aspects Of Collective Chaos (Part IV)
16. Knoxville Horror Mutilations
17. BTS (Biomedical Tissue Services)

DURATA: 32:41

È oramai da lungo tempo che non ascolto e che non mi occupo più di un disco goregrind. Se prima mi dilettavo nello studio di gruppi come Napalm Death, Carcass, NWC666 e compagnia bella, ora preferisco riscoprire perle sconosciute del passato e dedicarmi alla dolorosa ricerca di sonorità moderne nuove. Il lavoro dei Cliteater mi dà la possibilità di rinfrescare un poco la passione per questo tipo di rumore.

L’Olanda trabocca di formazioni che trattano temi pornografici poco o per nulla appetitosi come lo scat oppure il sesso con animali. I Cliteater si divertono a giocare con temi relativamente normali come lo squartamento di vergini prima violentate o parlando di signorine prosperose che tentano di estrarre oralmente la linfa vitale da un pene infilato nel foro di una parete.

Il fronte è decorato, e come poteva essere altrimenti, con "l’omino cattivo" che dà identità alle copertine degli olandesi. Lo stile da fumetto utilizzato dice tutto su quanto questi intendano produrre musica seria per il pubblico. Vedo divertimento e me lo aspetto pure.

Il disco inizia a ruotare e dalle casse m’investe una cascata di note molto rockeggianti per essere goregrind. La musica è talmente spensierata e spassosa da invogliarmi a buttarmi in un "circle-pit" sfrenato con voi. Pur contenendo passaggi tipici per il genere, il gruppo rinuncia ai blast-beats tendendo primariamente a mettervi in movimento gli arti e sfidando le mani a non stappare una birra (You are gay... aaahaaah!). Piacevoli sono gli excursus nei campi musicali più svariati, dove i musicisti spulciano le note più festose possibili (vedi la nona pista, Fred Shipman – AAAARRGHHHH!).

Scusate, non ha senso che io continui a scrivere... cito: "stay local to the clits, eat meat, listen to brutal musick, smoke hand-rolled tobacco and drink beer!!!".

Salute.

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