lunedì 11 luglio 2011

SIMONE PIVA & I VIOLA VELLUTO

Informazioni
Autore: Mourning

Formazione
Omar della Morte - Batteria
Christian De Franceschi - Basso e Cori
Simone Piva - Chitarra e Voce


La scena rock italiana è sempre in ebollizione, non si sottomette alle leggi di mercato continuando a vivere e muoversi in quel concetto di underground libero che le permette di esprimersi in piena libertà, nella schiera dei molti act che in questo mare trovano il luogo in cui dar sfogo alle proprie pulsioni artistiche anche Simone Piva & I Viola Velluto.

Benvenuti sul nostro sito, da cosa deriva il monicker della band?

Grazie, è un piacere nostro. Deriva dal fatto che volevamo dare tatto e colore alla nostra musica.


Come in ogni inconrto fra due parti che non si conoscono per bene, vediamo di fornire ai nostri lettori le basi storiche riguardanti la formazione? Come nasce il progetto e chi ne sono i membri?

Simone Piva & I Viola Velluto nascono nel gennaio 2008. I membri sono: Omar della Morte alla batteria, Christian De Franceschi al Basso e cori ed io, Simone Piva, alla chitarra e voce. Ci siamo incontrati a conclusione dei nostri precedenti progetti. Abbiamo iniziato a provare da subito e, piacendoci ciò che si creava, abbiamo deciso di portare avanti questo nuovo progetto, molto sentito da tutti e tre.


Esistenzialismo, spaccati di vita quotidiana, routine e pulsioni commerciali come mode e cliché affini caratterizzano i testi di "...Ci Vuole Fegato Per Vivere", la visione agrodolce di alcuni brani sembra indorare una pillola che in fin dei conti è peggiò di ciò che ci raccontiamo?

Non è peggio, ma quando una cosa è scritta o ben in vista fa pensare un po' di più, la si può rileggere, vedere ed ascoltare più volte, ragionandoci sopra. Per me l'arte in generale deve avere lo scopo di raccontare i propri tempi e l'artista, nel farlo, ha una grande responsabilità.


"L'Italia Far West" è per i giovani in particolare forse quella che più fa riflettere, problemi come raccomandazioni, assenza di lavoro e meritocrazia latente da tempo immemore hanno fatto collassare la nostra Penisola, la soluzione della canzone che indica "Prete" e "Bandito" come uniche opzioni non ammette vita al centro? Tutto il mondo è paese o l'Italia è un paese a parte?

La frase "O fai il Bandito o fai il Prete, ed io ho scelto la strada più difficile" vuol far capire che c'è una via di uscita; sta ad ognuno di noi poi scegliere la strada migliore. L'Italia è una provincia... e molto presto toccherà pareggiarsi col mondo, visto che stiamo rischiando di rimanere indietro in ogni campo.


Rock cantautorale, grunge, punk e una vena malinconica retrò disincantata confluiscono nel sound, quali sono gli ascolti che hanno formato il vostro background musicale? C'è un'artista in particolare che ritenete fondamentale per il modo in cui vivete quest'arte?

Noi veniamo da generi completamente diversi: a me piacciono molto il cantautorato italiano e i gruppi rock degli anni '90. Christian ama molto lo stoner, il reggae e vari generi rock, mentre Omar ama e ascolta moltissimo l'elettronica. Non prendiamo spunto da nessuno in particolare, ma ci affascinano molto scrittori della nostra regione come Massimiliano Santarossa, Emanuele Tonon ed Enzo Comin; scrittori e poeti che raccontano il nostro Nord Est e il suo lato più nero. Ed è proprio da questi che traiamo alcune idee.


Un disco come "...Ci Vuole Fegato Per Vivere" può smuovere la coscienza di una persona, ha le qualità e un bagaglio che in parte può far emergere ricordi e sensazioni vissute a più tipologie d'ascoltatori. Le note e la voce sono ancora il miglior mezzo per inviare un messaggio che vada oltre un concetto "fra le righe" divenuto una costante? Si chiede troppo spesso alla gente di stare attenta al dettaglio o concentrarsi su di una parte escludendo il restante, l'album invece dimostra come sia un complesso di brani unici che si legano insieme senza "sgambettarsi", una sola anima o più anime che convivono?

Le note e la voce sono ancora il mezzo più immediato per dare un messaggio o trasmettere una sensazione alla gente. Grazie mille per il complimento, direi più anime che convivono ma che conducono ad un unico messaggio, che è poi il titolo del disco.


Nell'ultimo periodo siamo stati informati in più occasioni di decessi causati da vite portate all'eccesso, da comportamenti scorretti che han superato il limite (penso ai ragazzini che vistisi fermare per un controllo, si rivoltano contro le forze dell'ordine pestandoli). "Vivere Meglio Con Me" in tal senso è un messaggio positivo indirizzato proprio a chi va oltre rischiando di farsi male, che messaggio possiamo inviare ai più per incoraggiarli a vivere meglio con se stessi?

La società in cui viviamo non da molti segni positivi anzi, le famiglie non sono più quelle dei nostri nonni e tutto va avanti molto velocemente; in poche parole: bisogna arrangiarsi! Il messagio che si può dare è quello di provare a volersi bene, ad accettarsi per quello che si è, alzare la propria autostima, non facendosi influenzare dall'esterno, ma cercando di ascoltare dentro di sè cosa davvero si vuole e desidera.


Qual è il vostro pensiero sulla situazione musicale nel nostro paese? Quali sono i pregi, difetti, cancri e le alternative che offre a un artista?

Il nostro pensiero è abbastanza positivo: la gente continua a fare musica. In questi ultimi anni sono emersi dei gruppi che hanno un messaggio e questo fa ben sperare che non siamo completamente sommersi da immondizie musicali. Resta il fatto della difficoltà di un gruppo a farsi conoscere, a trovar i contatti e a suonare. I gruppi affermati tendono a tenersi il loro orticello ben stretto e non far entrare nessuno e questo vale anche per le agenzie ecc ecc. L'unico modo è credere e continuare in ciò che si fa, mettendosi sempre in gioco.


Il proliferare di show come Amici e X-factor ritengo abbia delegittimato il valore della gavetta, molti puntano al "tutto e subito" sperando di far centro entrando in queste macchine da produzione in serie. Cosa pensate di questo tipo d'oppurtunità?

Questi programmi sono uno specchio di ciò che è la nostra società: garantire subito un successo senza nè arte nè parte, usando le persone come merce da supermercato. Noi crediamo nel lavoro, se pur duro, ma che contenga al suo interno un messaggio ben preciso.


Sono arrivati i primi riscontri da parte di critica e fan per quanto concerne l'album? C'è stata una critica o un complimento che avete gradito o da cui siete stati particolarmente infastiditi?

Sì, i primi riscontri sono arrivati. Il disco è apprezzato sia dalla gente, che si presenta numerosa ai nostri concerti, che dalla critica, che ne parla molto bene sia sui giornali nazionali che sulle webzine. Commenti negativi da infastidirci non ne abbiamo ricevuti; ci sono state invece grandi soddisfazioni come il fatto che giornalisti del settore, come anche le persona che hanno comprato il nostro disco, abbiano ascoltato e percepito il vero signicato dell'album e per noi questo è davvero molto importante.


Avete già presentato live i pezzi del disco? Ci sono date imminenti che vogliamo annunciare in modo da rendere partecipi i nostri lettori?

Sì, il disco è uscito il 18 aprile di quest'anno e lo stiamo presentando in giro. Abbiamo già suonato in alcune città italiane, quali Bergamo, Mantova, ecc. Le prossime date saranno il 22 luglio a Udine al parco del Cormor all'Homepage Festival insieme agli Statuto, il 31 luglio al Giovinazzo Festival in provincia di Bari con Nada e Zen Circus e il 18 agosto al Summerend Festival insieme ai Mellow Mood.


Progetti a breve termine? Cos'attende adesso Simone Piva & I Viola Velluto?

I progetti a breve termine sono suonare, non attendiamo niente, andiamo avanti per la nostra strada e ciò che sara' sara'...


Ringraziandovi per la disponibilità, vi faccio un grosso in bocca al lupo e vi lascio la parola per portare a termine la chiacchierata con un saluto o un messaggio diretto a chi ci segue.

Grazie ancora per l'intervista, un saluto a tutti i lettori di Aristocrazia Webzine da Simone Piva &i Viola Velluto, aspettandovi presto ad un nostro concerto!! Un abbraccio forte!

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