lunedì 15 agosto 2011

LERT SOMBOON FESTIVAL OF LOVE - That Was Now This Is Then

Informazioni
Gruppo: Lert Somboon Festival Of Love
Titolo: That Was Now This Is Then
Anno: 2010
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Basement Party Records
Contatti: www.myspace.com/lertsomboonfestivaloflove
Autore: Mourning

Tracklist
1. Gotta Wanna Momma
2. Losing My Head
3. Apple And Onions
4. Five Minutes To Pray
5. Love Love Love
6. Ballad Of A Teen Age Slime
7. Female Of Love
8. Why Big Bird
9. It's Spring (And I'm A Young Man In Love)
10. Freedom
11. Rock Death

DURATA: 45:14

La scena musicale di Chicago è una fra le più varie, Nachtmystium, Locrian e Lert Somboon Festival Of Love, cosa avranno mai in comune queste tre realtà?
Se le prime due chi è un attento fruitore di metal e forme droniche le conoscerà di sicuro, la terza citata in causa magari non l'avrà ancora sentita nominare a meno che non sia un ricercatore underground "professionista", n'ero completamente all'oscuro anch'io sino a quando non ho ascoltato per puro caso un paio di tracce sul Myspace nella solita e interminabile serie di nottate fottutamente insonni.
L'accomunante fra queste band è l'esplorazione psichedelica che la musica prodotta va creando passaggio dopo passaggio, se però nei primi due casi le discografie hanno già detto tanto e regalato ben più di un album di qualità soddisfacente/superiore, per gli L.S.F.O.L., classico power-trio che vede Steve Edinger al basso e alla voce, Evan Singer alla chitarra e J.J. Tindall dietro le pelli, "That Was Now This Is Then" è il primo vero rilascio ufficiale seppur attivi dalla fine degli anni Ottanta.
La musica è caratterizzata da vibrazioni che si estendono in più territori nutrendosi dello stoner/doom dotato di psych attitude, si vena a più riprese di blues, offre divagazioni discretamente noisy non rifiutando a priori soluzioni che vanno dal richiamo grunge, al southern al rock più commerciale.
Ciò che fa di questo disco un vero album underground è la produzione, i ragazzi sembrano vivere per tutti e quarantacinque i minuti all'interno di una lunga jam-session acida e divertita che con un suono molto naturale e in più tratti estremamente "live", soprattutto per quanto concerne le partiture vocali alle volte al limite con lo sbilenco ma goderecce, riescono ad attrarre e infilare un filotto di brani particolarmente belli da spararsi "a palla" proprio perché frutto della libertà totale di cui l'atteggiamento compositivamente "free" dei musicisti si nutre.
Poi che uno si soffermi sull'accoppiata iniziale che sin da subito fa spiccare tale dote e che offre in "Gotta Wanna Momma" una delle prestazioni più esaltanti del combo, sulle movenze melodicizzate di "Apple And Onions", la piena voglia di andare dove gli pare di "Losing My Head" e "Freedom", il modo in cui il mite "rumore" in "Five Minutes To Pray" assume sostanza o l'ironica posizione intrapresa dalla chiusura affidata a "Rock Death" che chiude le porte del disco, il filo conduttore che vi guiderà nell'ascolto di "That Was Now This Is Then" è e rimarrà uno e uno solo: l'istinto.
Il caldo vi attanaglia? La giornata è stata di quelle che vi fanno gridare "oh mamma mia ma quando si finisce"? Inserite nello stereo i Lert Somboon Festival Of Love e concedetevi una vacanza da ciò che vi sta intorno, lasciate che sia la vostra parte elementarmente ribelle a farvi strada: che il trip abbia inizio.

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