lunedì 16 gennaio 2012

SAHARA SURFERS - Sonar Pilot

Informazioni
Gruppo: Sahara Surfers
Titolo: Sonar Pilot
Anno: 2011
Provenienza: Austria
Etichetta: Soundzero
Contatti: myspace.com/saharasurfers
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro
2. Underline
3. Mass Crashing
4. Fold-Over
5. Sonar Pilot
6. Ganjalf
7. Àenor
8. Miles
9. The Gentleman Aside

DURATA: 41:50

Per chi se li fosse persi, i Sahara Surfers tornano a far visita al nostro sito, dopo la prima apparizione legata a "Spacetrip On A Paperplane" al tempo autoprodotto, è stavolta il full "Sonar Pilot" supportato stavolta da una label, la Soundzero, a condurre nella nostra direzione il gruppo austriaco.
Non hanno cambiato le direttive che guidano il sound, sono riconoscibilissime le influenze di act quali Kyuss, Dozer, Colour Haze e una spruzzata di Fu Manchu che avevano costruito la fortuna del capitolo precedente, così come non è mutata la propensione a dar spazio alla voce di Julia Überbacher.
La cantante è maturata, le sue linee sono più precise e ancor più evocative nei momenti giusti, un confronto potrebbe esser fatto con la sua collega Lene dei Fuzz Manta, tra l'altro passati da poco tempo qui su Aristocrazia commentati dal sottoscritto, onestamente preferisco Julia che in più di un'occasione ricorda John Garcia nel modo di porsi sul pezzo, questa cosa mi piace da impazzire.
Stoner desertico, psichedelico e un'ondata di groove, tanto, tanto groove a condire le canzoni, la proposta è conosciuta, ben orchestrata e i brani posti in apertura, "Intro" e "Underline", la mettono subito sugli scudi dapprima strumentalmente evidenziando la passione per il genere che sgorga pulita e coinvolgente nell'incipit di un platter che si rivelerà ricco di situazioni da "trip" e successivamente con la cura apportata a una produzione ancor più nitida che esalta il lavoro del basso di Hans-Peter Ganner.
 È un motore che ama variare il numero dei suoi giri quello dei Sahara Surfers, si passa dallo stoner d'attacco di "Mass Crashing" a "Fold Over" che sembra avere bisogno di tempo per carburare prima di mostrare lo scoppiettare fuzzy, sono infatti una chitarra pulita e la voce di Julia a dominarne la parte iniziale, diviene invece andante e altalenante nell'umore la prova nella titletrack che alterna pulizia e riffoni di presa sul drumming nervoso di Michael Steingress, notatene il lavoro particolarmente nevrotico.
Un pezzo come "Ganjalf" mi ha un po' messo la pulce all'orecchio, è sempre di rock che si parla, c'è però una deriva post-grunge che mi torna in mente, vi sono delle parti che tirano fuori il nome dei Silverchair, quelli primissima era di "Frogstomp" per intenderci, miscelati all'ondata stoneriana fattasi più corposa; una pesante conferma di pesantezza giunge dai solchi groove scavati da "Aenor" alla quale segue una "Miles" che per l'ennesima circostanza conduce alla testa un altro deja-vù post-grunge rock che si abbina stavolta all'esecuzione delle linee di voce, sono il monicker Bush e la voce di Gavin Rossdale a subentrare nel cervello.
Tutto ciò è comunque gradito, addirittura potreste riscontrare scie A Perfect Circle nell'impostazione di una "The Gentleman Aside", già, "aside" più volte ripetuto nel ritornello per com'è interpretato cela una non velata somiglianza keenaniana? Solo dettagli, si parla di quello, è però vero che alle volte risultano differenti e personali rendendo proprio l'ascolto e la partecipazione in ambito di "feeling" con la musica, non è quindi detto che debbano concidere con i vostri, chissà...
Di certo c'è che i Sahara Surfers da promessa si sono tramutati in una realtà a tutti gli effetti, una sulle quali si può fare affidamento nel caso si decidesse di inserire nello stereo della buona musica.
Dentro questo "Sonar Pilot" c'è davvero un miscuglio fantastico che va assorbito e goduto in più e più riprese, continuate così ragazzi!

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