lunedì 29 luglio 2013

THE COFFEEN - You Must Be Certain Of The Coffeen

Informazioni
Gruppo: The Coffeen
Titolo: You Must Be Certain Of The Coffeen
Anno: 2013
Provenienza: Italia
Etichetta: Moonlight Records
Contatti: facebook.com/thecoffeen
Autore: Dope Fiend

Tracklist
1. Zombies For Breakfast
2. Fistfuck Rising
3. Satan Is Pop
4. Zombie's Bar
5. The Coffeen
6. When The Telephone Doesn't Ring

DURATA: 31:18

Dall'etichetta parmigiana Moonlight Records escono allo scoperto i The Coffeen, trio formato da Andrea Giuliani (voce e basso, nonché proprietario della Moonlight Records stessa), Giampaolo Rossi (batteria) e Matteo Folegatti (chitarra) la cui opera prima è intitolata "You Must Be Certain Of The Coffeen". In poco più di trenta minuti di musica, i nostri svelano gran parte delle loro influenze e ci offrono sei pezzi che, pur non avendo nulla di originale o particolare, diventano una compagnia decisamente gradita.

"Zombies For Breakfast" e "Satan Is Pop" si articolano come riusciti impasti di Doom classico, rad(issim)e spruzzate di certo Rock a tinte gotiche e una prepotente venatura Punk. Quest'ultimo elemento, per quanto non così preponderante, svolge certamente un ruolo fondamentale nell'apparato sonoro dei The Coffeen; se poi abbiniamo il tutto alle atmosfere orrorifiche da B-movie che velano i pezzi, non sarà difficile ricondurre la memoria ai Misfits, senza mai dimenticare quella spolverata di attitudine alla Melvins che ogni tanto riecheggia tra le note. Episodi come "Fistfuck Rising" e "When The Telephone Doesn't Ring" affondano invece le proprie radici nello Stoner Rock più puro, lineare, energico e grezzo. Poco da dire: suoni del genere non necessitano di certo di presentazioni di alcun tipo, dal momento che i riff snocciolati sono pane quotidiano per chiunque abbia tra le proprie preferenze musicali Kyuss e compagnia desertica. Il meglio del lavoro è però rappresentato dalle inequivocabili dinamiche settantiane che danno vita a "Zombie's Bar", pezzo languido e sporco che si basa su certe movenze molto vicine ai mai troppo osannati lavori di Danzig, "Lucifuge" su tutti. Di nuovo, lo spettro artistico del summenzionato Danzig (sempre sia lodato) viene evocato, seppure in un contesto più muscolare, da "The Coffeen": una traccia semplice, ma accattivante e pesante, che potrebbe sicuramente essere un buon cavallo di battaglia in sede di concerto.

La conclusione è semplicissima: "You Must Be Certain Of The Coffeen" è un disco composto e suonato da gente indubbiamente competente; un disco passionale e genuino che, sebbene di durata ridotta, può già essere oggetto di interesse da parte di tutti coloro che amano questo tipo di proposte. Per me, i The Coffeen sono promossi senza riserve!

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